Suggerimenti per le lavorazioni sui vari materiali
I macchinari per il taglio laser ci consentono di incidere o tagliare i materiali più svariati con estrema precisione. Fra i vantaggi di questa tecnica, possiamo citare sicuramente la velocità dell’esecuzione, la grande accuratezza e la personalizzazione che potremo applicare al nostro progetto. La lista dei materiali che possiamo tagliare con il laser è ampia:
- Legno (compreso il compensato);
- Carta;
- Cartone;
- Sughero;
- Pelle e cuoio;
- Feltro;
- Cotone;
- Acrilico (plexiglass);
- Delrin (POM);
- Polipropilene (PP);
- Polietilene ad alta densità (HDPE).
Su quali materiali NON utilizzare il laser
Alcuni materiali, a causa di sostanze specifiche che contengono al loro interno, non si prestano al taglio o all’incisione laser. Questi materiali, infatti, potrebbero rilasciare gas o polveri dannosi.
Fra i materiali che vi consigliamo di escludere vi sono:
- PVC cloruro di polivinile;
- PVB polivinilbutirrale;
- pelle artificiale con cromo (VI);
- fibre di carbonio;
- politetrafluoroetileni (PTFE /Teflon);
- ossido di berillio;
- materiali contenenti alogeni;
- resine epossidiche o fenoliche.
Occorre inoltre lavorare con estrema attenzione i seguenti materiali:
- manganese;
- cromo;
- nichel;
- cobalto;
- rame;
- piombo.
Come abbiamo visto, il taglio laser si può eseguire su una gran quantità di materiali e si presta ad una miriade di applicazioni, tuttavia, ogni materiale necessita di particolari accorgimenti per una resa ottimale. Vediamo ora i materiali di più comune impiego:
- Legno: innanzitutto, cercate di utilizzare un legno privo di nodi o difetti grossolani e che abbia uno spessore regolare. Cercate di scegliere l’essenza di legno in base alla lavorazione che vi proponete di realizzare; vi sono legni più teneri (come il compensato di pioppo o abete) e legni più duri come il mogano, il ciliegio, la noe. In ogni caso, puoi chiedere consiglio ad un falegname per un lavoro preciso o, nel caso in cui stia facendo una realizzazione misto ferro e legno, un fabbro esperto può darti la dritta giusta per la scelta dei materiali.
- Acrilico: occorre scegliere la tipologia di acrilico (estruso o colato) in funzione al colore e all’effetto che volete ottenere. Per una resa ottimale, non rimuovete la pellicola protettiva presente sul materiale. Cercate inoltre di prestare attenzione alla potenza, l’acrilico si taglia con grande facilità, indipendentemente dallo spessore.
- Carta: utilizzate sempre una potenza ed una velocità non elevate. La carta è un materiale facilmente infiammabile e rischia di prendere fuoco rapidamente.
- Cartone: esistono cartoni di vari spessori, quindi dovrete optare per quello che si adatta meglio al vostro progetto. I cartoni da imballaggio sono solitamente più spessi e hanno la doppia onda, mentre quelli da packaging sono più sottili e microondulati. In alcuni casi, ad esempio per creare scatole o cartonati, può rivelarsi utile incidere leggermente il retro del materiale, per poi poterlo piegare con facilità. Questo metodo vi eviterà anche che siano visibili eventuali bruciature o imperfezioni sul fronte. Infine, anche il cartone è un materiale infiammabile quindi valgono le medesime considerazioni fatte per la carta.
- Polipropilene: prestate attenzione ai bordi, potrebbero sciogliersi.
- HDPE: prestate particolare attenzione al taglio di questo materiale, i bordi si sciolgono male e prendono fuoco facilmente.
- Tessuto: vi consigliamo di fare un test preliminare su uno scarto di tessuto. Questo materiale tende a bruciare velocemente e sarà necessario iniziare con una potenza minima
- Pelle: è preferibile tagliare la pelle tenendo conto dell’orientamento delle venature. La pelle tende ad annerirsi o a deformarsi, per cui prestate attenzione alla potenza applicata.